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mercoledì 12 agosto 2015

Chiediamo l' autorizzazione alla coltivazione; una strada pacifica a sostegno della legalizzazione della cannabis

Caro internauta,

Questo blog si propone di lanciare una iniziativa, che, mi auguro, venga accolta dal più vasto numero di persone possibile.

L' iniziativa è semplice, fare sentire al  governo quanto urgente sia una legge organica sulla cannabis.

Per questo lancio un appello:

CHIEDIAMO IN MASSA L' AUTORIZZAZIONE A COLTIVARE CANNABIS.

In molti conoscono l' art. 73 del dpr 309/90, relativo alle sanzioni per chi viene colto a coltivare cannabis ... senza autorizzazione.

Le recenti sentenze delle corti di giustizia, il lavoro del gruppo interparlamentare sulla cannabis, l' impegno richiesto dalla relazione della DNA, sono tutti segnali di una necessità di svolta.

Ora l' impegno è dei cittadini. Sono presenti raccolte firme online, ma quale fine possono fare tali iniziative, in Italia? Se le raccolte firme cartacee sulla legge elettorale sono finite nel dimenticatoio, cosa ci si può aspettare da una raccolta di firme online?

Da qui nasce l'idea di bussare direttamente alle porte dei ministeri.

Il dpr 309/90 prevede il rilascio del autorizzazione alla coltivazione e ne norma la produzione, la vendita, la distribuzione. Addirittura è previsto il termine del 31 ottobre per la richiesta di autorizzazione (art 32 comma 1 dpr 309/90).

Ho inoltrato richiesta al Ministero della Salute e ho avuto la mia risposta. Ma la mia risposta serve a poco. Quello che serve è una mobilitazione di "mouse" e "click" per fare sentire al governo, come l'urgenza di un cambiamento sia necessaria. Se hanno risposto a me, perchè non dovrebbero rispondere anche a te?

Alla luce del progetto di legge dell'interguppo sulla cannabis, chi vorrà potrà coltivare previa comunicazione ai monopoli dello stato. 

OGGI, l'autorizzazione è rilasciata dal ministero della sanità.

Se vogliamo DOMANI poter coltivare, scrivendo una semplice letterina, dobbiamo OGGI dimostrare la nostra volontà. 



A:  segreteriaministro@sanita.it, segr.tecnicaministro@sanita.it

Oggetto: Richiesta autorizzazione alla coltivazione di cannabis ai sensi del dpr 309/90 Testo unico Sulle sostanze stupefacenti

Alla cortese attenzione dell' ufficio di competenza per il rilascio dell'autorizzazione ministeriale per la coltivazione di cannabis.

Con la presente per richiedere formalmente, l'Autorizzazione Ministeriale per la coltivazione di cannabis, ispirato dagli stessi principi di "tutela dell' interesse della collettività e a tutela del diritto alla salute , allo scopo di fornire un appropriato trattamento fitoterapico ai pazienti” come da accordo firmato tra i Ministri Sanità e Difesa sulla produzione di cannabis.

Essendo presenti i requisiti richiesti dall'art 19 recante "Indicazioni sui requisiti personali" per i rilasci delle autorizzazioni al fine di procedere all'avvio di una attivita' atta a  "la coltivazione, la produzione, la fabbricazione, l'impiego, l'acquisto e la detenzione delle sostanze stupefacenti o psicotrope, nonche' quelle per la produzione, delle sostanze suscettibili di impiego per la produzione di sostanze stupefacenti o psicotrope di cui al comma 1 dell'articolo 70;" (art 2. dpr 309/90).

Sono a richiedere l'Autorizzazione biennale (art .17 dpr 309/90) e a procedere a fornire tutta la documentazione richiesta al fine di poter procedere all'avvio di una attività di produzione di cannabis a supporto della domanda nazionale di cannabis medica, che può essere stimata in 630.000 kg annui e vista l' impossibilità dell'istituto chimico militare farmaceutico a soddisfare tale fabbisogno.

Sempre nell'interesse della collettività la suddetta richiesta è altresì ispirata dalla necessità di ricerca e sviluppo che può sorgere dallo sviluppo di attività private in collaborazione con centri di ricerca universitari, in campo sanitario, lavorativo, economico e di riflesso sulla sicurezza pubblica.

In attesa di un riscontro in merito all'esito di questa richiesta, al fine di procedere con il processo di collezionamento delle informazioni richieste dal Ministero per il rilascio dell' autorizzazione ministeriale e di futuro concerto con gli organismi di riferimento per le comunicazioni del caso,

Porgo i più cordiali saluti e i migliori auguri di proseguimento dei lavori.


6 commenti:

  1. Questo , per i produttori , ma e' uguale per poche piante sul balcone ?

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    1. Cara Stella, grazie per il commento. Ho lanciato questa iniziativa per dare uno strumento di "contrattacco" all'impianto legislativo attuale. Tutti vedono l' attuale legge, giustamente, come fortemente repressiva. Ma nessuno si è mai andato a leggere il testo della normativa sugli stupefacenti, che prevede la liceità della coltivazione, se autorizzati. E' una iniziativa volta a sensibilizzare il mondo antiproibizionista, a fare si che TUTTI, in prima persona, possano dare un contributo con una piccola lettera per sensibilizzare il Governo e nel caso, di essere un nuovo supporto per chi dovesse trovarsi ad affrontare la legge. Da anni leggo di persone che vorrebbero autodenunciarsi in massa per dimostrare quanti consumatori sono presenti in Italia. La mia domanda è: perchè presentarsi come "persone che infrangono la legge" quando la legge semplicemente non viene fatta applicare?

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    2. Ciao Giorgio,mi chiamo Ivan e volevo chiederti: "...ma non è che se spedisci quella richiesta , ti devi aspettare una perquisizione della casa da parte delle forze dell'ordine?". Io non sono mai stato uno spacciatore e mai lo farò, ma in Italia è sufficiente l'uso di cannabis per essere trattato come fossi ESCOBAR ! Quando sei da solo è relativamente facile , ma se hai una famiglia , non vuoi che venga coinvolta !

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    3. Ciao Ivan, quello che dici, se dovesse succedere, sarebbe di una gravità sconcertante.
      La legge prevede la possibilità di richiedere al ministero della salute l'autorizzazione alla coltivazione; se a seguito di una richiesta a norma di legge dovesse succedere un fatto del genere ... bhe, il problema sarebbe cosa centra l'attività delle forze dell'ordine con una richiesta a norma di legge e se dovesse arrivare in parlamento una interpellanza parlamentare su un simile modo di operare del ministero, credo potrebbe venire fuori un danno d'immagine del ministro non indifferente. Grazie per il commento e per essere passato

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